La borragine (Borago officinalis) è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Borraginaceae.
Originaria dell’Africa del Nord, fu introdotta in Spagna e di lì si diffuse in tutta l’area mediterranea. Il termine scientifico “borago” sembra derivi dal latino “borra = tessuto di lana ruvida” per via dei peli che ricoprono tutta la pianta.
I fiori sono azzurro - violacei, hanno forma di stella e sono disposti a grappolo.
La fioritura si protrae da maggio a settembre. I frutti della borragine sono degli acheni (frutti secchi indeiscenti che racchiudono un unico seme) contenenti dei semi di dimensioni di circa 5 - 6 mm di lunghezza.
La borragine è una pianta che fornisce un nettare molto gradevole, infatti è molto ricercata dalle api che ricavano un miele con un aroma particolarmente gradevole.
Usi in cucina:
la borragine è una pianta selvatica molto utilizzata in cucina; aggiunge un piacevole sapore di cetriolo, ma occorre consumarla cotta per evitare l’effetto urticante dei peli che ricoprono la pianta.
I fiori sono utilizzati nelle torte come guarnizione delicata (mantengono il colore dopo la cottura al forno), nelle tisane, per il sapore delicato e gli effetti calmanti.
Le foglie sono ottime fritte con la pastella oppure utilizzate per riempire ravioli e tortellini o semplicemente tritate e fatte a frittata.
È uno dei componenti fondamentali del “preboggion” il mazzetto di erbe aromatiche tipico della cucina ligure.
Le foglie (od i fiori) inseriti all’interno di cubetti di ghiaccio possono essere usati per guarnire bevande alcoliche e non. L’olio di borragine viene utilizzato per il suo rilevante contenuto in acido γ - linolenico.
Ecco alcuni consigli utili:
Informazioni per la difesa della pianta