L’estragone o dragoncello (Artemisia dracunculus) è una pianta aromatica erbacea, poliennale, originaria dell’Asia centrale, della Russia Meridionale e della Siberia; spesso viene chiamata “piccolo drago” in quanto le sue radici ricordano un groviglio di serpenti, oppure “erba dragona” poiché questa pianta aveva la fama di guarire dal morso degli animali.
Appartiene alla famiglia delle Asteraceae. Coltivata nell’Italia settentrionale e centrale. Alta fino a 1 metro, presenta fusti eretti e ramificati.
Le foglie sono lineari e di colore verde chiaro. I fiori sono molto piccoli di colore giallo - verde portati da infiorescenze riunite in pannocchie.
Fiorisce da luglio ad ottobre. I frutti sono degli acheni.
Le varietà principali di dragoncello sono:
- Il dragoncello francese (Artemisia dracunculus v.sativa), ovvero la varietà più nota;
- Il dragoncello tedesco (Artemisia dracunculus), particolarmente aromatico;
- Il dragoncello russo (Artemisia dracunculoides), dal sapore più aspro.
Uso in cucina:
del dragoncello di utilizzano le sommità fiorite e le foglie dei giovani rametti. Tutta la pianta ha un odore pungente e sapore aromatico gradevole.
Conosciuta per le numerose proprietà aromatiche e digestive è tuttavia utilizzata prevalentemente in ambito alimentare.
Il suo sapore è molto simile all’anice e al sedano; leggermente amaro e pepato, è paragonabile a un esaltatore di sapore ed è indicato per essere usato per aromatizzare uova, pesce, frutti di mare, carni; le foglie fresche possono essere unite alle insalate e alle salse.
Con le foglioline e gli steli freschi si può preparare l’aceto di dragoncello, ingrediente fondamentale della salsa tartara.
Ecco alcuni consigli utili:
Informazioni per la difesa della pianta