Il finocchio (Foeniculum vulgare) è una pianta erbacea perenne, aromatica, a portamento elegante, dal sapore delicato e piacevole.
Originario dell’Asia Minore e delle regioni mediterranee, ormai diffuso in tutte le zone temperate, ama il terreno arido, in quanto teme i ristagni d’acqua, ma ricco di sostanze nutritive, leggero, sciolto; poco tollerante invece al clima freddo e umido e ai terreni argillosi e compatti.
Appartiene alla famiglia delle Apiaceae. La pianta è caratterizzata da un fusto ramificato, alto fino a 2 m circa; le foglie, che ricordano il fieno (da cui il nome foeniculum), sono di un intenso colore verde.
In estate produce ombrelle di piccoli fiori gialli. I frutti sono acheni oblunghi, glabri, marcatamente costoluti, prima verdi e poi grigiastri.
Tutte le parti della pianta emanano un intenso profumo, prodotto da alcuni oli essenziali.
Uso in cucina:
del finocchio selvatico (o finocchietto) si utilizzano i germogli, le foglie, i fiori e i frutti. Largamente usato in cucina per insaporire carni ed insalate e per preparare insaccati come salsicce e salami.
I rametti essiccati si usano nella preparazione della porchetta, nelle olive sotto sale o in salamoia; i semi si utilizzano nella preparazione di dolci, nelle tisane digestive, nel pane, nei liquori casalinghi; le foglie verdi per insaporire piatti a base di pesce, la pasta con le sarde, di tradizione siciliana.
Con altre aromatiche fa parte delle insalate “misticanze”, tipiche delle regioni meridionali.
Ecco alcuni consigli utili:
Informazioni per la difesa della pianta