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Le erbe aromatiche

Dalla guida "Le Aromatiche" - La Salvia

pubblicato il 23.08.2012
Salvia

La salvia (Salvia officinalis) è una specie perenne appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. Il suo nome deriva dal latino “salvus=sano, salvo” o “salus=salute” che indicano le sue virtù come pianta curativa.
Originaria del bacino mediterraneo, ora è acclimatata in tutta l’Europa centrale. In Italia cresce spontanea nelle zone centromeridionali e nelle isole; diffusa come pianta coltivata sia in pianura sia nella fascia collinare submontana fino alla quota di circa 900 m s.l.m.
La Salvia è un piccolo arbusto sempreverde con foglie finemente dentate, ricoperte di peluria, di un bel colore verde-grigiastro e di odore caratteristico.
I fiori violacei sono raccolti in infiorescenze erette. Fiorisce a partire dalla primavera. I frutti si formano alla base dei fiori e contengono minuscoli semi ovoidali di colore marrone.

Della salvia officinale esistono diverse varietà tra le quali:
la S. officinalis albiflora, a fiori bianchi, è la migliore per l’uso culinario; la S. officinalis purpurascens, ha i fiori rossi anch’essa utilizzata in cucina e interessante per le sue proprietà terapeutiche.
Esistono poi diverse specie utilizzate per lo più come piante ornamentali.
Tra queste: Salvia dorisiana (dall’aroma fruttato), Salvia greggii (dal delicato profumo di pesca), Salvia rutilans (dal profumo di ananas). La salvia è una pianta mellifera.

Uso in cucina:
la salvia trova impiego in cucina per insaporire arrosti di carne e patate, gnocchi, per preparare sughi, tortellini, alcuni formaggi alle erbe, zuppe, pesci, legumi, olii e aceti aromatici.
Le foglie impanate e fritte accompagnano numerosi aperitivi. Viene impiegata per aromatizzare vini, liquori e bevande, rendendoli più digestivi, per profumare gli armadi e in cosmetica nella preparazione di bagnoschiuma, shampoo e dentifrici.

Ecco alcuni consigli utili:

Esposizione:
ama il caldo e il sole.
Coltivazione:
la salvia è una pianta rustica e molto facile da coltivare. Vive su suoli aridi, alcalini, neutri o leggermente acidi (pH 6,5-8,5), predilige suoli permeabili ricchi di scheletro e ben aerati. Può essere allevata anche in vaso, ma è all’aperto e in piena terra che cresce al meglio. Per evitare che la pianta si spogli eccessivamente alla base è buona regola potarla energicamente in primavera, prima dell’emissione delle nuove foglioline. Sopravvive con difficoltà negli ambienti con inverni lunghi e freddi.
Messa a dimora:
per la moltiplicazione della pianta si possono prelevare le talee nei mesi di marzo-aprile o di giugno-luglio per trapiantare le giovani piantine rispettivamente in maggio-giugno o in autunno. Le semine si effettuano a febbraio-marzo.
Irrigazione:
è una pianta che va annaffiata con moderazione, stando attenti a non lasciare ristagni idrici nel terreno. Sopporta anche la siccità e non ama l’eccessiva umidità atmosferica.
Tempo balsamico (raccolta):
il momento migliore per procedere alla raccolta delle foglie è poco prima della fioritura: l’essiccazione deve avvenire lentamente e all’ombra. Le sommità fiorite vanno colte tagliando anche una porzione erbacea del fusto.

Informazioni per la difesa della pianta

Malattie e i Parassiti:
la salvia officinale è soggetta ad alcune crittogame, quali l’oidio o mal bianco e la ruggine. I ristagni idrici possono favorire i marciumi radicali. Fra i parassiti animali sono temibili gli afidi, la cicalina della salvia, alcuni lepidotteri, le cocciniglie e la mosca minatrice conosciuta con il nome di Phytomyza atricornis.

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