La salvia (Salvia officinalis) è una specie perenne appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. Il suo nome deriva dal latino “salvus=sano, salvo” o “salus=salute” che indicano le sue virtù come pianta curativa.
Originaria del bacino mediterraneo, ora è acclimatata in tutta l’Europa centrale. In Italia cresce spontanea nelle zone centromeridionali e nelle isole; diffusa come pianta coltivata sia in pianura sia nella fascia collinare submontana fino alla quota di circa 900 m s.l.m.
La Salvia è un piccolo arbusto sempreverde con foglie finemente dentate, ricoperte di peluria, di un bel colore verde-grigiastro e di odore caratteristico.
I fiori violacei sono raccolti in infiorescenze erette. Fiorisce a partire dalla primavera. I frutti si formano alla base dei fiori e contengono minuscoli semi ovoidali di colore marrone.
Della salvia officinale esistono diverse varietà tra le quali:
la S. officinalis albiflora, a fiori bianchi, è la migliore per l’uso culinario; la S. officinalis purpurascens, ha i fiori rossi anch’essa utilizzata in cucina e interessante per le sue proprietà terapeutiche.
Esistono poi diverse specie utilizzate per lo più come piante ornamentali.
Tra queste: Salvia dorisiana (dall’aroma fruttato), Salvia greggii (dal delicato profumo di pesca), Salvia rutilans (dal profumo di ananas). La salvia è una pianta mellifera.
Uso in cucina:
la salvia trova impiego in cucina per insaporire arrosti di carne e patate, gnocchi, per preparare sughi, tortellini, alcuni formaggi alle erbe, zuppe, pesci, legumi, olii e aceti aromatici.
Le foglie impanate e fritte accompagnano numerosi aperitivi. Viene impiegata per aromatizzare vini, liquori e bevande, rendendoli più digestivi, per profumare gli armadi e in cosmetica nella preparazione di bagnoschiuma, shampoo e dentifrici.
Ecco alcuni consigli utili:
Informazioni per la difesa della pianta