Durante i mesi più freddi dell'anno a soffrire maggiormente sono le piante che si trovano in esterno, in giardino o sul terrazzo.
Prima di preoccuparci di come "alleviare" la loro sofferenza e mantenerle sempre più rigogliose, controlliamo che non ci siano parassiti o segni di malattie: eliminate tutta la vegetazione debole, malata, secca e/o che è stata colpita da qualche avversità - sia di origine fungina che animale; dopo la potatura è raccomandabile irrorare tutta la pianta con un fungicida polivalente, cioè efficace nei confronti di diversi funghi ed in grado di “disinfettare” le ferite e scongiurare l’attacco di pericolose malattie di origine fungina.
Nei frutteti, in particolare, sono molto importanti i trattamenti al bruno allo scopo di contenere le problematiche fitopatologiche. Vanno eseguiti almeno due trattamenti con fungicidi rameici, il primo a partire dalla caduta delle foglie, mentre un altro trattamento è da effettuarsi prima dell'inizio dell'attività vegetativa.
Ricordiamo inoltre di impiegare oli minerali contro le forme svernanti di insetti e acari.
Nell’orto ripuliamo il terreno dalle infestanti con l’intervento di un erbicida. Ricordiamo a questo proposito il piretro - un insetticida naturale di bassa tossicità -, che potrete impiegare nella lotta contro i parassiti delle piante orticole, delle piante aromatiche, delle piante ornamentali e del frutteto, anche qualora scegliate la coltivazione biologica. Il piretro è efficace contro molti tipi di parassiti: afidi, psille, pentatomidi (cimici delle colture), coleotteri, cicaline, aleurodidi (mosche bianche), tripidi, lepidotteri, dorifora, altica e diversi altri insetti.
Concludendo, ricordiamo ancora una volta che la migliore difesa è la prevenzione e un trattamento fungicida o insetticida preventivo è sempre consigliabile: con piccoli accorgimenti, tecniche di ordine preventivo e trattamenti mirati è possibile contenere i danni causati dai parassiti animali e vegetali.
Le piante da fiore in vaso del terrazzo e del balcone vanno prontamente portate al riparo per conservarle belle e sane sino alla prossima primavera: nelle zone più miti potete lasciarle sul balcone o sul davanzale, o portarle in giardino, riparandole con semplici protezioni, mentre nelle zone fredde dovrete ricoverarle al chiuso.
Prima di questi spostamenti, dovrete preparare come si deve le piante in vaso da fiore al riposo autunno – invernale: eliminate tutta la vegetazione debole, malata, secca o che è stata colpita da qualche avversità ed in seguito irrorate tutta la pianta con un fungicida polivalente.
Alcune piante originarie di zone temperate e/o mediterranee, come gerani, fucsie, gelsomino, olivo, bougainvillea, ibisco e in generale le piante aromatiche perenni come timo, origano, ruta, rosmarino, maggiorana, sopportano bene il freddo e l’umidità invernale all’esterno, a patto però che le temperature non scendano al di sotto dei 5-6 ° C per un lungo periodo.
La maggior parte delle piante ornamentali che teniamo in casa provengono da paesi tropicali molto caldi (ficus benjamin, croton, philodendron, dracene, spatifillo, orchidee, ecc..) e pertanto molto sensibili agli sbalzi termici.
Indicativamente, la maggior parte di queste piante cresce bene a temperature tra i 22 e i 26° C ed inizia a mostrare segni di sofferenza attorno ai 14 – 16° C.
Se necessario, possiamo togliere la pianta dal luogo freddo e posizionarla dove la temperatura è più tiepida, ad esempio vicino ai caloriferi, ma non troppo vicino, poiché la temperatura elevata e l'aria secca potrebbero essere altrettanto fatali, “cuocendo”letteralmente la vostra pianta.
Utile è, ad esempio, collocare un’ umidificatore sul calorifero per favorire il buono stato ambientale: per aumentare l’umidità nebulizzate regolarmente sulle foglie acqua a temperatura ambiente e priva di calcare, ogni 4-5 giorni.
Altro accorgimento è quello di riempire il sottovaso con argilla, tenuta leggermente bagnata.