Una corretta potatura delle ortensie mantiene l'arbusto compatto e stimola la fioritura! Il periodo migliore per eseguire le potature delle ortensie è Febbraio/Marzo, quando le piante sono in riposo vegetativo.
Sulle ortensie che fioriscono sul legno dell'anno precedente (H. macrophylla, H. serrata, H.quercifolia, H. aspera, H. involucrata, H.anomala) eliminate i rami secchi, deboli e contorti. I fiori secchi vanno tagliati sopra l'ultima coppia di gemme!
Sulle piante più vecchie intervenite più energicamente tagliando circa un terzo dei fusti a livello del terreno.
Per quanto riguarda le ortensie che fioriscono sul legno dell'anno (H.arborescens, H.paniculata), se eseguite potature più drastiche (circa 20-30 cm a livello del terreno), si avranno cespugli compatti con fiori più grandi, mentre con potature meno severe avrete un cespuglio più alto ma con fiori più piccoli.
La potatura di 'Hydrangea paniculata consiste, sempre in primavera, nel tagliare fino a 2-3 gemme dalla base di tutta la vegetazione.
In questo modo si garantirà un cespuglio alto anche fino ad 1 metro ma con meno infiorescenze e di dimensioni più grandi. Potete anche non potare e lasciare la pianta libera di assumere una forma arbustiva, ma otterrete un cespuglio disordinato e un peggioramento della quantità e qualità dei vostri fiori.
Con Hydrangea anomala si interviene con una potatura di contenimento subito dopo la fioritura che avviene nel periodo di Maggio-Giugno.
Mentre per le rampicanti (H.petiolaris e H.seemani), che invece richiedono una limitata potatura in modo da contenerne la crescita, tale intervento si può effettuare anche con la pianta in vegetazione.
Ricordate di ricoprire i tagli di potatura pennellando una pasta cicatrizzante, questa facilita la cicatrizzazione e impedisce l'accesso di eventuali parassiti.