Un’esplosione di fiorellini azzurri, riuniti in grappoli folti e numerosi, che si aprono in successione per tutta l’estate: è questo l’effetto che si ottiene con il Plumbago, anche detto Gelsomino azzurro, arbusto erbaceo di facile coltivazione e grande soddisfazione. Ceratostigma plumbaginoides, questo il suo nome botanico, è una specie a portamento rampicante, originaria dell’Asia centrale. E’ una specie perenne, ma, con l’arrivo della stagione fredda, dopo la perdita delle foglie, la chioma tende a seccare: potatela bassa, cosicché, con l’arrivo della primavera e la ripresa vegetativa, la pianta possa emettere nuovi germogli dalla base, sviluppandosi rapidamente in una nuova pianta.
Il Plumbago è una pianta molto rustica e resistente. Gradisce climi miti, pur resistendo anche con temperature invernali molto basse, inferiori allo zero. Coltivatela in una posizione protetta ed esposta al sole se volete avere una fioritura ricca e abbondante, l’ideale è addossata ad una parete rivolta a sud. Per lo stesso motivo, è consigliabile concimarla durante la stagione primaverile-estiva, in modo tale da fornirle il nutrimento necessario, anche per una crescita sana e vigorosa.
Potrete coltivarla in vaso o in piena terra, su un terriccio ben drenato. Non esagerate con l’acqua; nei periodi più caldi sarà sufficiente bagnarla settimanalmente, quando il terreno si è asciugato. Eccessi idrici provocano l’insorgenza di marciumi radicali e conseguenti malattie fungine deleterie, che possono portare la pianta a morire. Non di rado, inoltre, si ha l’attacco di pidocchi, o afidi, minuscoli insetti che si ammassano numerosi prevalentemente sui germogli della pianta, succhiandone la linfa e indebolendola.
Per conoscere le cure adatte, o avere altri utili consigli sulla coltivazione di questa splendida pianta, consultate l’agronomo di Copyr!