Avete mai avuto un incontro ravvicinato con una nutria? Spero di no! Sono animali che, se disturbati, possono diventare aggressivi e i loro morsi sono molto dolorosi!
Myocastor coypus (famiglia dei Myocastoridae), nutria o ratto di palude, è un roditore che un po’ assomiglia al castoro (infatti viene anche chiamato “castorino”) o a un topo di grosse dimensioni (pesa dai 6 ai 15 kg ed è lungo 40-60cm) ed è dotato di denti incisivi molto robusti, lunghi e aguzzi, di colore giallo-arancione. È un mammifero roditore originario del Sudamerica, che è stato introdotto agli inizi del ‘900 in Europa per fini commerciali, ovvero per la produzione di pellicce; gli esemplari che poi sono scappati dagli allevamenti sono presto diventati infestanti. Il muso risalta perché è ricoperto di peli e lunghi baffi bianchi, che contrastano con quelli più scuri, marroni o grigiastri, che ricoprono il resto del corpo. Le orecchie e il naso all’insù gli permettono di tenere con più facilità la testa fuori della superficie dell’acqua quando nuota.
Le nutrie, infatti, amano molto gli ambienti umidi e vivono preferibilmente in campagna, lungo i torrenti o i corsi d’acqua, in prossimità delle risaie. Sono abili nuotatori, dotati di zampe posteriori palmate proprio per nuotare meglio. Vivono solitamente in gruppo e si riparano entro tane scavate nel terreno per uscire allo scoperto preferibilmente nelle ore notturne. La temutissima “pantegana” romana che infesta il fiume Tevere, ad esempio, spesso altro non è che una nutria!
Questi roditori si nutrono prevalentemente di piante acquatiche, come le canne, ma anche di altre specie vegetali terricole: graminacee, cereali, barbabietola da zucchero e altre specie coltivate, creando alle volte grossi danni!