Tra le tante specie di acari che infestano gli ambienti domestici e non solo, c’è anche l’”acaro del prosciutto”! Hai mai sentito parlare di questo acaro dal nome buffo?
Difficilmente riusciresti a vederlo ad occhio nudo, considerate le sue dimensioni minuscole: questo acaro non supera infatti il mezzo di mm! Il suo corpo ha un aspetto cicciotto, pur di dimensioni minuscole, di colore traslucido e la presenza di radi peli anche sulle zampette. La femmina adulta è in grado di deporre centinaia di uova!
L’”acaro del prosciutto” viene chiamato in questo modo proprio perché si sviluppa e prolifica a spese di materiale alimentare preferendo i prosciutti e i formaggi, ma anche altri alimenti ricchi di grasso e proteine, come il latte in polvere, le uova e altri. I cibi contaminati da questo acaro vanno incontro a putrefazione: l’ingestione di cibi avariati provoca danni intestinali.
Ovviamente, la sua presenza è temuta in particolar modo nelle industrie alimentari, dove può provocare danni ingenti a derrate alimentari conservate magari non nel migliore dei modi. Tyrophagus putrescentiae (famiglia degli Acaridae), questo è il suo nome corretto, ama vivere in ambienti caldi (temperature ottimali di 24°C) e umidi (umidità superiore all’85%), come i nidi di topi o di uccelli, dove si nutre a carico di materiale organico in via di decomposizione, o di muffe. Possiamo purtroppo trovarlo anche in casa, in locali polverosi, o nelle dispense.
E’ indispensabile, come sempre, conservare gli alimenti sempre in confezioni sigillate e in ambiente fresco (in frigorifero), inoltre è sempre importante la pulizia scrupolosa dei locali. Se vuoi sapere di più su quest’insetto, consulta il sito www.copyrpco.it!