Il mondo degli insetti è davvero vasto e comprende una miriade di specie di aspetto e dimensioni diverse tra loro, in grado di vivere su differenti specie vegetali. Tra gli insetti più piccoli che danneggiano le piante, vi sono i tripidi!
Sono insetti piccolissimi, dal copro allungato, non più di 2-3mm, difficilmente visibili a occhio nudo: meglio dotarsi di una lente di ingrandimento per identificarli, o un microscopio ove possibile. Il loro corpo può essere di colore variabile dal giallo-crema al marrone chiaro o scuro. Sono dotati di un apparato boccale di tipo pungente succhiante che utilizzano per alimentarsi dalle piante, succhiando la linfa dai loro tessuti.
I tripidi possono vivere e compiere danni su diversi tipi di piante. Sono molto diffusi su piante ornamentali come le acidofile (azalee e rododendri in particolar modo), nelle serre florovivaistiche, ma anche su piante da frutto e da orto. I tripidi più diffusi e conosciuti come dannosi per le piante sono Thrips tabaci (il tripide degli orti), Frankliniella occidentalis (il tripide occidentale delle serre), Heliothrips haemorrhoidalis (il tripide delle serre), Drepanothrips reuteri (il tripide della vite), Liothrips oleae (il tripide dell’ulivo).
Per fortuna, i tripidi compiono danni poco importanti in agricoltura, più che altro si tratta di danni estetici, che vanno a deprezzare la qualità del prodotto. Con le loro punture di suzione, oltre a succhiare la linfa, iniettano saliva nei tessuti, provocando punteggiature e decolorazioni fogliari, con il tipico aspetto argenteo che assume la lamina delle foglie colpite; su giovani foglie e germogli, possono provocare deformazioni, atrofie o arresto di sviluppo; sull’epidermide dei frutti possono provocare la comparsa di aree rugginose. Infine, alcuni tripidi sono vettori di virus nocivi alle piante! Scopri come catturare i tripidi e combattere la loro presenza!