Con il termine di astri settembrini si intendono soprattutto varietà di Aster novae angliae e A. novi belgi, ma ne esistono molte altre a fioritura tardo estiva ed autunnale - A. dumosus, A. tripolium, A. diffusus, A. divaricatus e A. tataricus. Famiglia delle Asteraceae. Si tratta di piante perenni con portamento cespuglioso, raggiungono i 40-90 cm e producono grandi macchie di colore con innumerevoli fiorellini a margherita nelle tonalità del rosa e del lillà, oppure bianchi, a centro giallo. Le foglie sono di colore verde intenso, inserite su lunghi steli eretti. Gli astri settembrini fioriscono da metà agosto a tutto settembre. Gli astri settembrini si coltivano all'aperto, in giardino o in terrazzo.
Esposizione: luoghi luminosi e soleggiati
Coltivazione: gli astri settembrini sono piante di facile coltivazione e con poche esigenze. Si adattano facilmente a tutti i tipi di terreno. Durante il periodo invernale, soprattutto nelle zone nelle quali il freddo è intenso, perdono la parte aerea che ricomparirà in primavera. Terminata la fioritura conviene effettuare una lieve potatura, eliminando i fiori appassiti. In febbraio al termine delle gelate tagliare gli steli rasoterra e concimare con stallatico maturo
Irrigazione: frequenti durante la fase di sviluppo e durante la fioritura
Messa a dimora: per divisione dei cespi - all'incirca ogni due/tre anni - dopo la fioritura o a marzo. I nuovi cespi vanno invasati in piccoli contenitori posti in luoghi riparati e dopo l'attecchimento messi a dimora.
I marciumi di colletto e radici sono causati prevalentemente dai funghi delle specie Pythium e Phytophtora, questi attaccano le parti sotterranee delle piante causando ingiallimento e morte della pianta. A causa della loro natura non sono facilmente individuabili e spesso quando si decide di intervenire è troppo tardi poiché lo stato di salute della pianta è alquanto compromesso.