Per i loro fiori, che sono simboli di bellezza ed eleganza, sono tra le piante più diffuse nei giardini.
Sono coltivate dall’antichità e ne sono state selezionate infinite varietà. Ve ne sono di rampicanti, a cespuglio, ad alberello, tappezzanti, in miniatura.
I colori dei loro fiori variano dal bianco, al giallo, al rosa, all’arancio, al rosso.
Il fusto è provvisto di spine che sono molto diverse a seconda della varietà e che possono essere particolarmente acuminate.
Le rose inglesi
I fiori delle rose inglesi ricordano quelli delle rose antiche: è proprio per questa caratteristica che sono particolarmente amate e ricercate. Fioriscono per tutta l’estate fino all’autunno ed hanno in genere un profumo molto intenso. Esistono sia varietà a cespuglio sia varietà rampicanti che non superano pero’ i 2,5 – 3 m di altezza. Sono piante piuttosto rustiche pertanto non temono il gelo ma è bene non esporle a temperature troppo elevate.
Esposizione: soleggiata
Irrigazione: il terreno deve essere sempre umido
Potatura: da farsi a febbraio-marzo accorciando i rami di circa 2/3 della loro lunghezza.
Ambiente: giardini, terrazzi, balconi e davanzali
Esposizione: in pieno sole
Epoca di fioritura: da metà primavera all’autunno
Terreno: argillo-sabbioso; terriccio universale
Irrigazione: annaffiare regolarmente e con moderazione, più frequentemente in estate, evitando i ristagni di acqua; il terreno non deve mai seccare completamente, nemmeno in inverno, né essere troppo umido
L'oidio è una malattia provocata dal fungo Uncinula spp. della famiglia delle Erisifaceae.
Chiamato anche "mal bianco", l'oidio si manifesta con macchie pulverulente grigio-biancastre che ricoprono gli organi verdi della pianta, con una graduale decolorazione della foglia, che prima ingiallisce e successivamente si secca.
Il micelio fungino, provvisto di speciali organi chiamati austori che penetrano nelle cellule, si sviluppa esternamente sulle pareti aeree dell’ospite, sulle quali forma la muffa, costituita da conidi, organi di riproduzione durante la stagione favorevole. La conservazione del fungo da un anno all’altro avviene per mezzo di spore ibernanti o come micelio negli organi colpiti.
L’oidio, pur essendo favorito dall’umidità si può sviluppare anche in assenza di particolari condizioni di umidità o, addirittura, di asciutto. Anche la temperatura non ha una grande influenza, le Erisifacee infatti cominciano la loro attività già con temperature relativamente basse, inoltre non sono disturbate da quelle elevate.
Le parti più colpite sono le foglie, ma anche gli altri organi vegetali, come fusti e fiori, sono spesso sede del parassita. Le foglie si accartocciano e si seccano, i rami si deformano. Gli oidi hanno una vasta "scelta" di piante ospiti, che vanno dalle specie erbacee a quelle arboree.