Echinacea è un genere di piante erbacee perenni della famiglia delle Asteraceae, originarie del Nord America. L'etimologia del nome prende origine dal greco echinos, che letteralmente ha il significato di 'riccio' e in concreto si riferisce al fiore della pianta, che al centro presenta una sorta di riccio capovolto di colore intenso.
Le Echinacee sono piante erbacee poliennali con riposo vegetativo invernale - la parte epigea si dissecca in autunno. L'apparato radicale è più o meno fascicolato; le foglie sono lanceolate od ellittiche, con margine intero o seghettato e generalmente provviste di peli. Carattere comune a tutte le piante di questo genere è la presenza di fiori ligulati (fiori con una corolla formata da un petalo nastriforme) appariscenti di colore dal rosa al porpora, di lunghezza variabile da 3 a 7 cm.; tale caratteristica fa dell' Echinacea una tra le piante più apprezzate per uso ornamentale. La fioritura va dall'estate all'autunno. Tra le numerose specie coltivate ricordiamo:
● Echinacea angustifolia: preferisce i climi freddi e terreni con pH anche fino a 8.
● Echinacea pallida: vive nei boschi radi, praterie rocciose e terreni più umidi.
● Echinacea purpurea: è vigorosa, rustica, resiste alla siccità e dà al giardino un contributo fondamentale.
Le echinacee oltre ad essere coltivate per il fiore reciso, aiuole e bordure, trovano utilizzo nell'industria fitofarmaceutica ed erboristica. Le echinacee venivano usate, fin dai tempi passati, dagli Indiani d'America contro le morsicature dei serpenti, le febbri e le ferite difficili da guarire.
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Esposizione: a mezz'ombra o a pieni raggi solari
Coltivazione: piante facile da coltivare anche in vaso
Irrigazione: annaffiature regolari durante il periodo estivo e siccitoso
Messa a dimora: la propagazione può avvenire a fine inverno per talea radicale, oppure nel periodo autunnale e primaverile dividendo i cespi. La semina si effettua in periodo primaverile, in cassetta, ad una temperatura di 14°C. circa.
L'Echinacea è soggetta a vari tipi di virosi.
I marciumi di colletto e radici sono causati prevalentemente dai funghi delle specie Pythium e Phytophtora, questi attaccano le parti sotterranee delle piante causando ingiallimento e morte della pianta. A causa della loro natura non sono facilmente individuabili e spesso quando si decide di intervenire è troppo tardi poiché lo stato di salute della pianta è alquanto compromesso.