Il maggiolino (Melolontha melolontha) è un coleottero estremamente polifago (si nutre cioè di piante diverse; le piante ospiti possono essere piante arboree ed arbustive agrarie, forestali ed ornamentali, erbacee spontanee), diffuso in tutta Europa, e in Italia prevalentemente nelle zone settentrionali. L'adulto (circa 20-30 mm di lunghezza) ha il torace nero e le elitre (l'ala anteriore sclerificata della quale sono dotati i coleotteri) di colore rosso-mattone, con un pigidio (ultima parte dell'addome degli insetti) lungo e appuntito. Le larve - dette melolontoidi - sono di colore bianco con capo rossastro, lunghe 4-4,5 cm, curve e rigonfie. Vivono nel terreno nutrendosi di radici di piante erbacee e arboree. Gli adulti sfarfallano verso fine aprile - primi di maggio (da cui deriva il nome) e si nutrono delle foglie di piante arboree, per 10-12 giorni circa, specialmente di latifoglie. Durante questo periodo avvengono gli accoppiamenti; successivamente le femmine fanno ritorno nel terreno, dal quale erano sfarfallate, e depongono 20-25 uova circa, biancastre ed opache, a 15-20 cm di profondità. La fase di ovoposizione si prolunga per un paio di giorni. Prime di divenire adulte, le larve di maggiolino vivono nel terreno per circa 3 o 4 anni nutrendosi di radici. Gli adulti, nel caso di gravi infestazioni, possono provocare forti defogliazioni alle piante colpite perché si nutrono di foglie. Le larve di maggiolino invece causano gravi danni all'apparato radicale delle piante, provocando un indebolimento a cui fa seguito deperimento vegetativo e riduzione dello sviluppo. Nei periodi caldi si accentua l'appassimento a cui può seguire la caduta anticipata delle foglie e nei casi più gravi si arriva alla morte della pianta.