È una pianta arbustiva sempreverde che può raggiungere un’altezza di diversi metri.
Le specie più conosciute sono la Camelia japonica, la Camelia sasanqua e la Camelia sinensis. La camelia può entrare nel giardino come pianta singola o essere impiegata in più esemplari come siepe. In quest’ultimo caso, al momento della fioritura, risalta nel giardino diventandone il punto di attrazione.
Può anche essere coltivata in vaso su terrazzi e balconi.
Ambiente: giardini, terrazzi e balconi
Esposizione: da sole a mezz'ombra
Epoca di fioritura: inverno e primavera
Terreno: terreni da sub-acidi ad acidi
Irrigazione: il terreno deve mantenersi leggermente umido; non usare acque dure
L'oidio è una malattia provocata dal fungo Uncinula spp. della famiglia delle Erisifaceae.
Chiamato anche "mal bianco", l'oidio si manifesta con macchie pulverulente grigio-biancastre che ricoprono gli organi verdi della pianta, con una graduale decolorazione della foglia, che prima ingiallisce e successivamente si secca.
Il micelio fungino, provvisto di speciali organi chiamati austori che penetrano nelle cellule, si sviluppa esternamente sulle pareti aeree dell’ospite, sulle quali forma la muffa, costituita da conidi, organi di riproduzione durante la stagione favorevole. La conservazione del fungo da un anno all’altro avviene per mezzo di spore ibernanti o come micelio negli organi colpiti.
L’oidio, pur essendo favorito dall’umidità si può sviluppare anche in assenza di particolari condizioni di umidità o, addirittura, di asciutto. Anche la temperatura non ha una grande influenza, le Erisifacee infatti cominciano la loro attività già con temperature relativamente basse, inoltre non sono disturbate da quelle elevate.
Le parti più colpite sono le foglie, ma anche gli altri organi vegetali, come fusti e fiori, sono spesso sede del parassita. Le foglie si accartocciano e si seccano, i rami si deformano. Gli oidi hanno una vasta "scelta" di piante ospiti, che vanno dalle specie erbacee a quelle arboree.