Le zinnie sono delle piante erbacee annuali di origine messicana. Sono allegre, variopinte e molto poco esigenti. Se seminate in primavera fioriscono dall'estate all'autunno. Le zinnie vanno seminate a marzo-aprile quando ci sono almeno 13-18°C altrimenti i semi non germinano. Possono essere anche acquistate già formate: in quel caso basterà metterle a dimora. Ci sono varietà di zinnie di altezza pari a 25-40 cm, ideali per i vasi e le cassette da fiori. Le varietà più alte (da 40 a 80 cm) sono invece più adatte per i giardini e gli orti.
I fiori sono in realtà infiorescenze a capolino, semplici, doppie, a fiore di cactus, a fiore di dalia, a fiore di scabiosa. Le foglie hanno forme diverse ed in genere un colore verde chiaro. Sono leggermente pelose.
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Irrigazione: moderata ma costante, lasciando asciugare il terriccio tra un'innaffiatura e l'altra
Concimazione: moderata, a maggio-giugno
Temperatura: sono piante piuttosto delicate che necessitano di una temperatura minima di almeno 9-10°C
Terreno: ricco, ben concimato
Esposizione: soleggiata
Per seminare le zinnie occorre interrare i semi ad una profondità pari alla loro dimensione a circa 8 cm uno dall'altro. I semi di zinnia sono graditi agli uccelli pertanto è bene seminarne un po' di più per avere la garanzia del risultato. Quando le piantine sono sviluppate e di circa 8-10 cm è opportuno cimarle al fine di farle crescere meglio e più robuste. Come per le gerbere, man mano che i fiori appassiscono vanno eliminati per consentire ai nuovi fiori di svilupparsi al meglio. Le varietà più alte hanno bisogno di tutori per stabilizzarle.
Si manifesta con macchie rotondeggianti o irregolari sulla pagina superiore delle foglie e sviluppa una muffa bianca o grigia sulla pagina inferiore in corrispondenza delle macchie. Le foglie seccano parzialmente o del tutto. Questi funghi vivono nell’interno dei tessuti delle foglie entro le quali penetrano attraverso gli stomi dando origine alle macchie. La muffa è costituita dai corpi fruttiferi del fungo, detti conidiofori, che assicurano la disseminazione della specie. Col procedere della stagione si ha la formazione degli organi riproduttivi, le oospore, che essendo resistenti alle avversità atmosferiche, assicurano la perpetuazione della specie da un anno all’altro, per lo più nel terreno. Come risultato dell’attacco delle peronospore si ha la decolorazione, l’imbrunimento e il disseccamento delle parti verdi colpite. In alcuni casi si rendono evidenti anche caratteristiche ipertrofie. La Peronospora è favorita dalle piogge o dalle irrigazioni che lasciano acqua sulla vegetazione e da temperature primaverili. Sono prevalentemente colpite piante orticole, floricole e la vite.