La lattuga (Lactuca sativa) - il cui nome deriva dal latino lactuca, da lac-lactis, latte - appartiene alla famiglia della Composite (o Asteracee). La lattuga è originaria del Medio - Oriente. La lattuga romana sembra abbia avuto origine in Italia. La lattuga è un'altra specie orticola che non manca mai nei nostri orti. Pianta a ciclo di coltivazione annuale, la lattuga presenta un apparato radicale superficiale, con fusto breve e carnoso su cui si inseriscono le foglie. A seconda della varietà ha diverse tonalità di colore dal verde al giallognolo al rosso. Le parti che si consumano di questo ortaggio sono le foglie raggruppate alla base della pianta a formare un cespo (o grumolo).
In commercio si trovano diverse varietà:
Al gruppo delle lattughe romane appartengono varietà quali: Marvel, Verde degli Ortolani, Pallone Bougival, Bionda degli Ortolani, Gigante bianca, Gigante rossa, Gigante verde e Bianca d'Inverno.
Per quanto riguarda le lattughe a cappuccio, le più diffuse sono: Meraviglia delle Quattro Stagioni, Regina di Maggio, Goccia d'oro, Batavia bionda di Parigi, Augusta, Appia, Aurelia, Trocadero, Bionda di Berlino, Bruna e Rossa d'Inverno.
Alle lattughe da taglio fanno parte varietà come: Trentina, Comune, Verde ricciolina, Bionda ricciolina, Spinacio e Lattughino riccio d'America.
Le singole varietà poi sono classificate in base alla stagione di coltivazione in: primaverili, estivo - autunnali ed invernali.
La lattuga è composta soprattutto di acqua (95%) e fibre ed ha un basso apporto calorico. Ricca di provitamina A, di acido folico, potassio e calcio, fosforo, sodio e ferro. Generalmente la lattuga si consuma in insalata. Tuttavia, può anche essere cotta e unita alle minestre.
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Terreno: il pH ottimale varia 6 a 7
Coltivazione: la lattuga preferisce il clima temperato. Di facile coltivazione anche in vaso. Il ciclo colturale è di 60-90 giorni per le colture seminate e di 40-80 giorni per quelle trapiantate, secondo il periodo stagionale
Concimazione: organica, a primavera o in autunno, comunque prima della messa a dimora
Messa a dimora: la lattuga si semina in inverno (in un cassone caldo) o in marzo-aprile o all'aperto
Irrigazione: la lattuga è una pianta esigente in fatto di innaffiature. E' importante mantenere un costante grado d'umidità nel terreno, senza mai provocare ristagni d'acqua
Raccolta: la raccolta - circa 2-3 mesi dopo la messa a dimora - è a scalare man mano che le piante raggiungono la grandezza desiderata.
L'alternaria si conserva da un anno all'altro sui residui di piante ammalate e su ospiti spontanei. Le condizioni ottimali per il suo sviluppo sono l'elevata umidità ambientale ed una temperatura intorno ai 28°C. Questa malattia fungina è in grado di attaccare fusti, foglie e frutti delle piante. Viene anche comunemente chiamata "malattia della senescenza". Sui fusti possono comparire piccole macchie nere, ovali e ben delimitate che determinano l'appassimento della vegetazione sovrastante; l'infezione si può estendere con analoga sintomatologia alle ramificazioni contigue, ai piccioli, alle foglie e ai frutti. A livello di foglie la malattia genera macchie irregolari nerastre e necrotiche, tipicamente zonate in modo concentrico. Questa tipica conformazione viene assunta anche dalle macchie che compaiono sui frutti attaccati.