L'agrifoglio (Ilex aquifolium) è una pianta originaria del bacino del Mediterraneo, nota soprattutto come simbolo associato al Natale grazie alle sue bacche di colore rosso lucido che creano molta allegria. Esistono molte varietà di pianta di agrifoglio, di cui alcune addirittura a foglia caduca, nonostante le varietà più diffuse siano sempreverdi. E' un arbusto con foglie coriacee, in alcune varietà variegate di giallo chiaro, lucide, cerose, spinose.
E' una specie dioica, ha cioè piante maschili e piante femminili separate. Le piante femminili solamente producono fiori e questi solo se fecondati origineranno le bacche. Le bacche possono essere rosse o gialle. I fiori sono piccoli, bianchi, profumati e compaiono in gruppi alle ascelle delle foglie tra aprile e maggio. Le bacche durano tutto l'inverno, attenzione pero' che sono molto gradite ad alcune specie di uccelli, tra cui i merli.
L'agrifoglio può essere coltivato sia in vaso sia in piena terra.
Esposizione: da sole a mezz'ombra
Terreno: acido, ricco, fresco. Si adatta bene anche a terreni non acidi
Concimazione: organica, a inizio primavera
Irrigazione: costante.
Le ruggini sono un gruppo di malattie causate da microrganismi fungini appartenenti per lo più alla classe dei Basidiomiceti, ordine Uredinali, fam Pucciniacee. In caso di gravi attacchi, specialmente al frumento o ad altri cereali la superficie dell’ospite si ricopre di un’impalpabile polvere rosso mattone.
La malattia si riconosce in primavera per la presenza sulle foglie di pustole polverulente di colore bruno-rossiccio, rotondeggianti di circa 1-2 mm di ampiezza e distribuite in modo irregolare. Queste pustole contengono numerose spore che diffondono l’infezione da una pianta all’altra. A tarda primavera, sulla pagina inferiore delle foglie colpite si formano, al di sotto dell’epidermide, altre pustole nerastre più piccole.
L’infezione interessa quasi esclusivamente le foglie.
Le ruggini che infettano le piante attraverso le spore portate dal vento, sono diffuse su tutti i vegetali.