Il fagiolo, Phaseolus vulgaris, è una pianta erbacea originaria dall'America centro-meridionale; introdotta in Europa verso la fine del 1500, si diffuse con successo in tutte le zone climatiche che ne consentivano la coltivazione. Il fagiolo appartiene alla famiglia delle leguminose.
I fagioli hanno portamento diverso a seconda delle varietà. I fagioli si dividono in:
- fagioli mangiatutto noti come fagiolini (non sono altro chi i baccelli immaturi dei fagioli) che possono essere a baccelli verdi e gialli;
- fagioli da sgusciare.
Tra i mangiatutto a baccello giallo i più noti sono: Meraviglia di Venezia, Burro di Rocquencourt e Corona D'Oro. Fra quelli a baccello verde: Bobis grano bianco, Marconi, Prelude, Contender; tra i tipi con baccello violaceo: Re dei Bleu e Trionfo violetto. Tra i rampicanti da sgusciare celebri i Borlotti Lamon e Vigevano, il fagiolo a grano bianco di Spagna e il fagiolo scozzese di colore bianco con macchie viola. Tra i nani il Borlotto Lingua di fuoco e il cannellino rosso. I nani sono i più adatti alla coltura di pieno campo. I rampicanti si prestano bene alla coltura ortense dove la raccolta è scalare e manuale.
Le prime foglie dei fagioli sono semplici, le altre sono foglioline trilobate cuoriformi. I fiori sono riuniti a grappoli in numero da 4 a 10 all'ascella delle foglie, e sono di colore bianco, rosa o violetto. La fioritura è cleistogama (fenomeno per il quale si ha autofecondazione non verificandosi l'apertura dei fiori) con progressione acropeta (dalla base verso l'alto); a seconda dell'epoca di semina e della varietà può essere più o meno scalare: qualche giorno nelle varietà nane a sviluppo determinato, alcune settimane nei tipi rampicanti a sviluppo indeterminato.
Il frutto è un legume pendulo che si diversifica per forma, colore e dimensioni: appiattiti o cilindrici, verdi o gialli, diritti o incurvati. La forma dei semi è variabile da sferica ad ovale, da cilindrica a reniforme. Il fagiolo contiene potassio, acido folico magnesio, ferro, rame, fosforo, zinco e vitamina B6.
Il fagiolo può vantare innumerevoli impieghi gastronomici: rientra nella preparazione di zuppe, minestroni, pasta e fagioli e risotti, fagioli con le cotiche, spezzatino coi fagioli; possono essere cucinati lessati ed in umido.
Esposizione: il fagiolo predilige i climi temperati e le posizione soleggiate. Teme le gelate tardive e le piogge prolungate
Terreno: medio impasto con pH neutro, ben drenati e senza ristagni idrici
Coltivazione: il fagiolo è una pianta di facile coltivazione. Può essere coltivato in un orto ma anche in vaso. E' buona norma una concimazione di base profonda con del letame prima dell'impianto delle piantine o della semina
Messa a dimora: la semina si può effettuare a maggio al nord e nella metà di marzo al sud, continuandola fino ai primi di agosto. La germinazione dei fagioli è lenta ma per accelerarla si possono lasciare i semi in acqua tiepida per 2 o 3 giorni fino alla comparsa di una piccola radice. Irrigazione: non troppo frequente. Gli apporti idrici vanno intensificati quando inizia la fioritura
Raccolta: è scalare a seconda delle varietà; si protrae da maggio a settembre. I fagiolini e i fagioli freschi vanno raccolti finché sono teneri. Il mangiatutto si raccoglie non appena il baccello tende ad ingrossarsi. I fagioli da granella secca si lasciano essiccare sulle piante e poi successivamente sgranati.
L'antracnosi è provocata da diverse specie di funghi appartenenti al genere Colletotrichum. La patologia si presenta su tutti gli organi del pianta, che deperiscono e mostrano maculature grigio-brune, successivamente le macchie si espandono fino a formare aree necrotiche. L’Antracnosi è favorita da condizioni ambientali caldo-umide e può essere presente su orticole e ornamentali.