Il cerfoglio (Anthriscus cerefolium) è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Apiaceae. Può raggiungere un'altezza di 45 cm. Le sue foglie sono piccole, profondamente incise, sottili e portate da un lungo gambo (ricordano quelle del prezzemolo). I fiori sono bianchi mentre i frutti, lunghi mediamente 1 cm, sono di forma ovale. Il profumo del cerfoglio ricorda quello dell' anice. Il cerfoglio è ricco di vitamina C, di carotene e di magnesio. Le foglie (talvolta anche i frutti) vengono utilizzate per aromatizzare diverse pietanze, per decorare e profumare verdure cotte a vapore, vellutate , insalate fresche, insaporire sughi, salse, frittate. Si consiglia di aggiungere le foglie alle pietanze a fine cottura, in modo che mantengano quasi inalterati profumo e sapore. Allo stato spontaneo il cerfoglio può esser confuso con alcune piante velenose e tossiche, che però non hanno il gradevole profumo del cerfoglio.
Esposizione: soleggiata o a mezz'ombra
Coltivazione: facile da coltivare anche in vaso. Il terreno deve essere ben drenato, soffice e ricco di materia organica
Messa a dimora: per avere a disposizione foglie fresche tutto l'anno si consiglia di seminare a intervalli mensili da marzo ad agosto
Irrigazione: regolare e moderata in primavera e in estate. Evitare i ristagni idrici.
Raccolta e conservazione: le foglie si utilizzano fresche, raccogliendole al momento. Per ottenere un' aroma più forte le foglie di cerfoglio si raccolgono - in primavera - prima della fioritura. Il cerfoglio ha un aroma molto delicato che si perde sia con l'essiccazione sia con la surgelazione.
L'alternaria si conserva da un anno all'altro sui residui di piante ammalate e su ospiti spontanei. Le condizioni ottimali per il suo sviluppo sono l'elevata umidità ambientale ed una temperatura intorno ai 28°C. Questa malattia fungina è in grado di attaccare fusti, foglie e frutti delle piante. Viene anche comunemente chiamata "malattia della senescenza". Sui fusti possono comparire piccole macchie nere, ovali e ben delimitate che determinano l'appassimento della vegetazione sovrastante; l'infezione si può estendere con analoga sintomatologia alle ramificazioni contigue, ai piccioli, alle foglie e ai frutti. A livello di foglie la malattia genera macchie irregolari nerastre e necrotiche, tipicamente zonate in modo concentrico. Questa tipica conformazione viene assunta anche dalle macchie che compaiono sui frutti attaccati.