L'alstroemeria è un piccolo arbusto perenne, sempreverde, originario delle zone montuose dell'America meridionale; le radici sono tuberose; la pianta a sviluppo completo raggiunge i 60-100 cm di altezza; il fogliame é verde, dalle lunghe foglie rigide ed appuntite.
I fiori compaiono in tarda primavera - estate all'apice dei fusti, di colore rosato o giallo ma anche rossi, porpora o arancio. I fiori assomigliano a dei piccoli gigli. Questi fiori sono molto utilizzati nel mercato dei fiori recisi. L'alstroemeria puo' essere coltivata sia in piena terra sia in contenitore.
Esposizione: soleggiata o a mezz'ombra. Proteggere dal gelo in inverno al Nord Italia
Terreno: ricco, sciolto, ben drenato. Concimare prima della messa d imora delle piante
Moltiplicazione: il metodo di moltiplicazione più semplice è tramite i rizomi, da mettere a dimora in autunno
Irrigazione: la fioritura si giova di innaffiature costanti, per tutto il periodo vegetativo.
L'oidio è una malattia provocata dal fungo Uncinula spp. della famiglia delle Erisifaceae.
Chiamato anche "mal bianco", l'oidio si manifesta con macchie pulverulente grigio-biancastre che ricoprono gli organi verdi della pianta, con una graduale decolorazione della foglia, che prima ingiallisce e successivamente si secca.
Il micelio fungino, provvisto di speciali organi chiamati austori che penetrano nelle cellule, si sviluppa esternamente sulle pareti aeree dell’ospite, sulle quali forma la muffa, costituita da conidi, organi di riproduzione durante la stagione favorevole. La conservazione del fungo da un anno all’altro avviene per mezzo di spore ibernanti o come micelio negli organi colpiti.
L’oidio, pur essendo favorito dall’umidità si può sviluppare anche in assenza di particolari condizioni di umidità o, addirittura, di asciutto. Anche la temperatura non ha una grande influenza, le Erisifacee infatti cominciano la loro attività già con temperature relativamente basse, inoltre non sono disturbate da quelle elevate.
Le parti più colpite sono le foglie, ma anche gli altri organi vegetali, come fusti e fiori, sono spesso sede del parassita. Le foglie si accartocciano e si seccano, i rami si deformano. Gli oidi hanno una vasta "scelta" di piante ospiti, che vanno dalle specie erbacee a quelle arboree.