L'Alkekengi (Physalis alkekengi) è una pianta spontanea, originaria dell'Europa e delle'Asia, appartenente alla famiglia delle solanacee. Il termine significa "lanterna cinese".
Le piante a maturità possono raggiungere anche 60 cm di altezza. Le foglie sono ovali, alterne, di colore verde chiaro e coperte da una leggera peluria. I fiori sono piccoli e bianchi - compaiono in estate. I frutti sono delle bacche avvolte in un soffice calice (baccello) che man mano che il frutto all'interno matura diventa da verde ad arancione sempre più intenso. La fruttificazione avviene in genere tra luglio ed agosto, spesso a partire dal secondo anno dalla messa a dimora.
La pianta Alkekengi resiste abbastanza alle basse temperature ma non a periodi di gelo prolungato. In questo caso, la parte aerea muore per poi rigenerarsi l'anno successivo dai rizomi rimasti sotto terra.
Esistono alcune varietà eduli di Alkekengi, nello specifico il peruvianus e L'Alkekengi commestibili.
L'Alkekengi frutto è ricco di vitamina C, di potassio e ben si presta ad essere consumato ricoperto di cioccolato, per i più golosi. L'Alkekengi è tossico in tutte le sue parti tranne che nella bacca che risulta commestibile solo nelle due varietà sopra citate.
Messa a dimora: per semina, tra fine febbraio e metà marzo. La messa a dimora in piena terra deve avvenire ad aprile inoltrato
Terreno: ben drenato, se possibile ricco di potassio
Irrigazione: scarsa, se non in momenti molto caldi. In genere ogni 2-3 settimane
Esposizione: soleggiata ma al riparo dai raggi diretti del sole. Anche in mezz'ombra.
E' una pianta generalmente non soggetta ad attacchi parassitari.