La Curcuma longa (o "zafferano delle Indie" o più semplicemente curcuma) è una specie originaria dell'Asia sud-orientale largamente impiegata come spezia soprattutto nella cucina indiana, medio - orientale, tailandese e in altre aree dell'Asia. Famiglia delle Zingiberaceae.
È coltivata in moltissime aree tropicali o subtropicali, in particolare in Asia e in Africa. In natura è un'erba perenne che raggiunge un'altezza di circa 2 metri; i fiori sono raccolti in una vistosa infiorescenza con brattee di colore verde in basso e bianco rosate in alto. Le brattee proteggono i fiori, di colore giallo, e a volte con sfumature arancioni. La radice ed il rizoma (parte del fusto sotterraneo) vengono schiacciati e polverizzati; la polvere che si ricava - di un'intensa colorazione giallo - ocra dovuta alla presenza di una sostanza, la curcumina - è utilizzata in cucina per preparare salse, creme e per aromatizzare formaggi, riso, carni, dolci. Questa pianta è da sempre utilizzata come colorante per i tessuti e per gli alimenti. Da alcuni anni diverse specie di curcuma sono state introdotte in Italia come piante da appartamento, come ad esempio la Curcuma alismatifolia.
Usi in cucina: la curcuma è ottima aggiunta a zuppe, risotti, verdure, legumi, ma anche in piatti a base di carne e pesce. Il gusto della spezia è leggermente piccante, muschiato e amaro. La polvere di curcuma è uno degli ingredienti principali del curry (garam masala, nella lingua originale indiana). Molto apprezzata anche in Occidente, la curcuma rappresenta un ingrediente fondamentale di numerosissime ricette asiatiche, come il piatto nepalese chiamato momos (gnocchi a base di carne), le specialità thailandesi "Kaeng Tai Pla", "fish kidneys" e "Kaeng luang", e il famoso piatto della tradizione indiana il Chicken tikka masala, cioè il pollo al curry, assai apprezzato anche in Italia.