Il tagete viene anche chiamato garofano indiano. E' una specie allegra nonostante sia spesso abbinata alla ricorrenza dei defunti, facile da coltivare, che ben si presta a creare colorate aiuole e brodure. Il genere tagete è composto da 50 specie diverse, tra le quali se ne trovano di annuali e di perenni, con fiori semplici (come la margherite) o composti (come i garofani), dal giallo chiaro all'arancione scuro. Caratteristiche del genere tagete sono le foglie che se rotte emanano un odore sgradevole.
Tagetes lucida raggiunge un'altezza di 40-50 cm. Fiorisce in agosto con grandi capolini di colore giallo oro.
Tagetes tenuifolia arriva ad altezze di 60 cm, con grandi capolini che compaiono da luglio a settembre.
Tagetes minuta ha invece fiori di piccole dimensioni e di colore giallo.
Esposizione: di preferenza soleggiata
Irrigazione: costante, in modo particolare durante i mesi estivi
Messa a dimora: per semina, in primavera, da marzo a d aprile
Terreno: ben drenato, di medio impasto, non eccessivamente organico.
Sono insetti molto piccoli (gli adulti misurano in genere 2 millimetri) che, pungendo foglie e petali, causano macchie decolorate.
La forma alata è la prima ad infestare la coltura. Successivamente si hanno forme attere (senza ali) che daranno inizio alla colonia. Le colonie colonizzano le foglie più giovani e i bottoni fiorali provocando rallentamenti vegetativi e danni ai fiori.