Il genere Sedum comprende specie annuali e perenni. Se ne contano almeno 500-600 tra specie e varietà. Molti Sedum crescono spontanei anche Italia, su rocce, su muri a secco, su terreni sabbiosi, e quasi sempre in ambienti asciutti o aridi. Il genere Sedum è originario dell'Emisfero boreale e dell'America centrale, ma alcune specie sono spontanee anche in Africa e in Italia. Famiglia delle Crassulaceae.
Il genere Sedum comprende piante dall'aspetto "carnoso", con fusticino sia eretto che pendente. Le foglie possono essere rotonde, alternate, ovali. I fiori possono essere sia solitari che riuniti in infiorescenze a corimbo, a grappolo o a pannocchia, piccoli e a forma di stella.
Tra le specie e varietà più diffuse:
E ancora: S. reflexum, S. lydium, S. dasyphyllum, S. pilosum, S. spathulifolium, S. x rubrotinctum. S. spurium 'Coccineum', S. sarmentosum, S. sediforme, S. sexangulare, S. spurium, ecc ...
Il genere è ricco di specie e varietà tappezzanti, facili da coltivare.
Esposizione: soleggiata.
Coltivazione: l'ambiente ideale è quello roccioso, anche se molte specie e varietà si possono coltivare in appartamento, con le giuste cure e attenzioni. Se coltivato in vaso si consiglia di rinvasare ogni anno. il terreno ideale deve possedere un buon potere drenante.
Messa a dimora: il Sedum si moltiplica facilmente prelevando delle talee, in genere tra maggio e giugno. Possibile anche la divisione in primavera. Le talee si ricavano tagliando un piccolo stelo della lunghezza di 10 cm. Quando la ferità della talea si sarà cicatrizzata, si pone a dimora in una composta formata da sabbia e torba. Il terriccio va tenuto umido senza esagerare, e il vaso va posizionato ad una temperatura non inferiore ai 15-16°C.
Malattie e parassiti: afidi, cocciniglie, ragnetto rosso. Oidio e marciumi radicali.
SPECIE ADATTA A GIARDINI ROCCIOSI
I marciumi di colletto e radici sono causati prevalentemente dai funghi delle specie Pythium e Phytophtora, questi attaccano le parti sotterranee delle piante causando ingiallimento e morte della pianta. A causa della loro natura non sono facilmente individuabili e spesso quando si decide di intervenire è troppo tardi poiché lo stato di salute della pianta è alquanto compromesso.