È un albero di medie dimensioni, alto anche 15 m, caratterizzato da una crescita piuttosto rapida e da una corteccia bruno-grigiastra, solcata sfaldata longitudinalmente con l'età. La chioma è compatta e tondeggiante. Le foglie sono caduche, spiralate, glabre, verde scure, lunghe 20-40 cm, molto variabili nella forma.
L’infiorescenza è raccolta in un’ampia pannocchia ascellare, eretta, su un lungo peduncolo (fino a 17 cm) tomentoso, con numerosi piccoli fiori ermafroditi molto fragranti, di colore lilla, a 5 petali.
La fioritura inizia nel mese di maggio, protraendosi fino a luglio. I frutti sono delle drupe rotonde di colore giallo, di diametro di 1 cm, che maturano a fine autunno e permangono sulla pianta tutto l’inverno.
In considerazione delle sue origini, la melia preferisce i climi temperati, ma sopporta bene anche le temperature elevate e in inverno temperature anche fino a -10°C. Resiste alla salsedine, al vento e anche all’inquinamento.
E’ una bella pianta ma attenzione che è tossica in ogni sua parte. Non è normalmente soggetta ad attacchi parassitari tanto è vero che ha anche proprietà repellenti.
Irrigazione: costante durante la fase di crescita
Esposizione: soleggiata; però vegeta bene anche in aree parzialmente ombreggiate
Concimazione: organica, alla ripresa vegetativa ma non indispensabile
Terreno: predilige i terreni freschi, profondi, umidi e ben drenati. Teme i ristagni idrici.
I marciumi di colletto e radici sono causati prevalentemente dai funghi delle specie Pythium e Phytophtora, questi attaccano le parti sotterranee delle piante causando ingiallimento e morte della pianta. A causa della loro natura non sono facilmente individuabili e spesso quando si decide di intervenire è troppo tardi poiché lo stato di salute della pianta è alquanto compromesso.