Il melograno è il frutto di Punica granatum, pianta appartenente alla famiglia delle Punicaceae, originaria dell’Asia occidentale.
Si tratta di un piccolo albero, che raggiunge l’altezza di 5-6m, con foglie decidue ovali allungate, a margine e lamina lisci, colore verde chiaro.
I suoi fiori, composti da petali di colore arancione che fuoriescono all’apertura di un bocciolo coriaceo, si aprono in primavera (maggio).
I frutti sono bacche (o “balauste”) tondeggianti, con una buccia spessa e cuoiosa, di colore prevalentemente rosso a maturità.
All’interno contiene numerosi semi avvolti da una polpa traslucida e succosa di forma poliedrica e colore rosso rubino.
Rappresentano la parte edibile e apprezzata del frutto del melograno, di sapore dolce tendenzialmente acidulo, molto ricchi in vitamina C e con proprietà diuretiche.
Sono raggruppati in porzioni interne del frutto, delimitate da membrane sottili e aderenti.
Maturano a ottobre-novembre, in base alla varietà e alla zona climatica.
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Clima: Gradisce clima caldo temperato, tipico dell’area mediterranea.
Esposizione: Pieno sole.
Terreno: Sciolto e fertile, meglio se ben drenato. Resiste anche in terreni aridi.
Propagazione: Si moltiplica per seme o per via agamica (talea).
COME SI CONSUMA QUESTO FRUTTO?
I frutti del melograno vengono consumati come frutto fresco, in insalate o macedonie, o trasformati (in
succo o sciroppo).
L'antracnosi è provocata da diverse specie di funghi appartenenti al genere Colletotrichum. La patologia si presenta su tutti gli organi del pianta, che deperiscono e mostrano maculature grigio-brune, successivamente le macchie si espandono fino a formare aree necrotiche. L’Antracnosi è favorita da condizioni ambientali caldo-umide e può essere presente su orticole e ornamentali.