Tra le tante farfalline infestanti che svolazzano tra le derrate alimentari, vi è Plodia interpunctella, la “Tignola fasciata del grano”, temuta non solo nelle industrie alimentari, ma anche nelle nostre piccole dispense domestiche.
Puoi riconoscere la Tignola fasciata con molta facilità; il suo aspetto, infatti, è davvero inconfondibile! Il colore delle sue ali è tipicamente spezzato in due ampie fasce da una riga netta: una fascia anteriore più chiara grigio-argentea; l’altra, invece, è marroncina. Ecco spiegato il motivo per cui viene chiamata Tignola “fasciata”.
Le vere responsabili dei danni a carico degli alimenti sono le larve, ovvero le forme giovanili dell’insetto, piccoli vermicelli biancastri con il capo più scuro, lunghi 10 e più mm. Queste nascono dalle uova che le farfalle adulte depongono nelle derrate alimentari (nei magazzini, nei mulini, ma anche nella pasta e farina che abbiamo nella dispensa di casa); una volta nate, le larve si nutrono degli alimenti che hanno a disposizione, solitamente tutti i derivati dei cereali. Completano il loro ciclo passando per diversi stadi di sviluppo; crisalide, infine farfalla adulta. Il danno che compiono è dato non tanto dal fatto che si nutrono delle derrate alimentari, ma dal fatto che le inquinano con bave sericee, escrementi ed esuvie, rendendole inutilizzabili.
Una accurata e costante pulizia è sempre la regola principale che ci consente di tenere lontani tutti gli insetti dalla nostra cucina. Non lasciare mai residui di cibo in giro, sui mobiletti o per terra; chiudere sempre bene ermeticamente i vasi o contenitori di farina e altri alimenti. Vuoi sapere come fare per allontanare le farfalline dalla tua casa? Leggi “Non lasciare che le tarme banchettino nella tua dispensa”.